Inventore, anatomista, stratega militare, letterato, Accademico italiano: a pochi personaggi è stata dedicata una simile quantità di studi ed approfondimenti, eppure sulla figura di Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, resta sempre la sensazione di non saperne ancora abbastanza.
In questi giorni cade il tricentenario della nascita, e sabato 29 febbraio alla ricorrenza è stata dedicata una serata di poesia e di musica ("Parole e musiche per il Principe"), in quella cappella nel cuore del centro storico di Napoli che è il luogo per eccellenza deputato alla sua memoria.
La chiusura dell'anno disangriano è stata salutata dalla lettura di "'a Cappella 'e Sansivero", un divertissement in napoletano di Feliciano De Cenzo affidato alle eccellenti espressioni di un Mariano Rigillo esemplare, oltre che dalle danze e dalla musica tradizionale della tammorra di Marcello Colasurdo, e da interventi di Marco Beasley e Guido Morini tratti dall'opera originale Solve et Coagula; il tutto, seguendo il filo conduttore del personaggio di Raimondo di Sangro rappresentato in stile di visita teatralizzata da Antimo Casertano (Associazione NarteA).